Si definiscono nuovi percorsi formativi per ottenere l’abilitazione all’insegnamento, con diverse modalità da 60, 30 e 36 CFU.
Il DPCM 60 CFU, un documento complesso, è stato sottoposto ai sindacati e ha ricevuto il parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI). Il decreto in questione integra il Decreto Legislativo, modificato dal DL 36/22, per armonizzare il regime transitorio, valido fino al 31 dicembre 2024, e il regime definitivo.
L’estate 2023 sarà ricca di novità, con la pubblicazione ufficiale del DPCM e l’inizio del concorso straordinario ter, come stabilito dalle azioni del PNRR.
Il DL n. 36/2022, convertito in legge n. 79/2022, ha introdotto cambiamenti al D.lgs. 59/2017 riguardanti la formazione e il reclutamento dei docenti per la scuola secondaria di I e II grado.
La Riforma prevede le seguenti fasi:
- percorso abilitante di 60 CFU/CFA presso un’istituzione universitaria o accademica;
- concorso nazionale a livello regionale o interregionale;
- anno di prova in servizio con esame e valutazione finali.
I candidati al concorso per la scuola secondaria devono avere il titolo accademico adeguato e aver conseguito:
- 24 CFU entro il 31/10/2022 (fino al 31/12/2024);
- 30 CFU attraverso un percorso universitario (fino al 31/12/2024);
- 60 CFU attraverso un percorso universitario;
- 3 anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi cinque anni, di cui uno specifico nella classe di concorso a cui si candidano.